Anche quest’anno in occasione dell’evento “Giornate di Primavera”, organizzato del FAI Fondo pel l’Ambiente Italiano, che si è svolto sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, in tutta la penisola si sono aperte le porte di luoghi che normalmente non sono accessibili al pubblico. Nemmeno la pioggia intensa ha fermato a Trieste la visita dell’ex Palazzo del Lloyd Triestino, ora Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e sede della Presidenza della Giunta.
Numerose le persone che si sono accodate per poter visitare il maestoso edificio ed anche in questa edizione, i volontari delle Delegazioni e dei Gruppi FAI, hanno guidato i partecipanti alla scoperta del luogo simbolo della signoria triestina sul mare.
Situato nel cuore di Trieste, ha l’entrata principale sulla piazza dell’Unità d’Italia, ma si affaccia anche sulla via dell’Orologio, riva del Mandracchio e via del Mercato Vecchio. E’ stato costruito su progetto dell’architetto viennese Heinrich Von Ferstel, ed ha accolto fin da subito la sede della compagnia di navigazione “Lloyd Austro-Ungarico”, una società marittima tra le più antiche e a quel tempo fra le più importanti al mondo con la sua numerosa flotta di battelli, che solo nel 1922 cambiò il nome, diventando “Lloyd Triestino”.
Il palazzo in stile rinascimentale, caratterizzato da eleganti dettagli architettonici e decorativi soprattutto sulla facciata principale è il risultato dei lavori di costruzione, iniziati il 6 dicembre 1880, giorno di San Nicolò, protettore dei naviganti e durati tre anni. Conserva ancora oggi numerosi elementi originali che testimoniano la grandiosità del periodo in cui fu costruito, come le due stupende statue muliebri che, collocate entro altrettante nicchie, guardano il Palazzo del Governo e da sempre destano la curiosità dei passanti. Esse rappresentano le allegorie dell’acqua dolce e dell’acqua salata, i due regni liquidi su cui si basava la fortuna della compagnia, la prima con le sembianze di Teti e la seconda rappresentata da Venere che sorge da una conchiglia.
L’interessante percorso di visita è iniziato dall’imponente scalone d’accesso, adornato con colonne e pilastri in marmo rosso di Verona e vetri policromi, da dove spiccano le iniziali del Lloyd, proseguendo attraverso le molte sale che ancora oggi con gli arazzi, i bellissimi quadri, i maestosi lampadari ed i tappeti su misura, trasmettono l’importanza della società committente. Dopo un breve passaggio nella stanza del re e della regina, così chiamata per i due ritratti del re Vittorio Emanuele III e della consorte, realizzati dal pittore triestino Giuseppe Barison, che la dominano, si è arrivati finalmente nello splendido salone delle sedute e delle feste, fiore all’occhiello del palazzo. Qui, tra giochi di luce ed una bellissima vista sulla Piazza dell’Unità d’Italia fanno bella mostra di se altri due grandi ritratti, quelli dell’Imperatore Francesco Giuseppe e dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria, che con la loro bellezza sono riusciti a riportare i visitatori indietro nel tempo, ai fasti di un’epoca passata e forse non del tutto dimenticata.
Il Palazzo del Lloyd Triestino è stato testimone di numerosi avvenimenti che hanno segnato la città di Trieste. Durante la Seconda Guerra Mondiale subì danni significativi, ma dopo la fine del conflitto, la sua ricostruzione lo rese ancora più un simbolo di resilienza. Anche la società che rappresentava infatti, alla conclusione degli eventi bellici si riprese rapidamente, continuando ad essere una delle compagnie marittime di punta.
Nel corso del XX secolo, con il declino delle attività marittime e l’evoluzione della città, l’edificio venne progressivamente dismesso dalla compagnia ed infine ceduto alla Regione Friuli Venezia Giulia. Da allora ha assunto un nuovo ruolo, diventando l’emblema dell’amministrazione regionale ed un punto di riferimento amministrativo, continuando a raccontare anche così l’evoluzione di una città che attraverso il commercio e la politica ha saputo affermarsi come centro di incontro di diverse culture.