“Body and soul”, emozioni in chiaroscuro con Jack Vetriano al Palazzo Pallavicini di Bologna

E’ una pittura onirica, sensuale e romantica quella di Jack Vettriano, artista scozzese recentemente scomparso, le cui opere sono in mostra fino al 20 luglio 2025, nelle splendide sale di Palazzo Pallavicini a Bologna.

Nato nel 1951 da una famiglia di origine italiana, Vettriano abbraccia il mondo dell’arte solo a 21 anni, quando in occasione del suo compleanno riceve in regalo una scatola di acquerelli da una sua amica.

Da quel momento copiando gli antichi maestri impressionisti, surrealisti e gli artisti scozzesi, attende il punto di svolta che arriva nel 1988, quando partecipando alla Royal Scottish Academy’s Annual Exibition con 2 dipinti, riesce a vendere entrambi il primo giorno. E’ il 2004 pero’ l’anno d’oro per la sua carriera. In quel periodo infatti il suo dipinto più noto ” Il maggiordomo che canta” viene venduto da Sotheby’s per quasi 750.000 sterline.

La caratteristica principale dei suoi quadri sono i chiaroscuri, le luci ed ombre di cui si serve per esprimere i conflitti all’apparenza inconciliabili delle esperienze umane e le atmosfere rarefatte che lasciano all’immaginazione infiniti finali. Immortalati sulle sue tele ci sono gli attimi sospesi, gli incontri già avvenuti o le speranze dei protagonisti, di cui mai si conoscerà la sorte.

Personaggi di spicco dei suoi dipinti sono donne seducenti e romantiche, che vestono i panni di “femme fatale”, spesso sole e colte in un attimo di vulnerabile intimità. Eleganti, raffinate e ammalianti, ricordano attrici come Greta Garbo, Rita Hayworth o Marlene Dietrich, tutte capaci di farsi oggetto del desiderio maschile. Ma ci sono anche uomini affascinanti ed autorevoli, pronti a vacillare di fronte ad un rossetto rosso, dei tacchi a spillo o alla trasparenza di una veste. Ma i veri protagonisti dei suoi quadri sono i desideri segreti, nascosti ed inconfessabili, che non lasciano spazio ad altri pensieri, la passione intensa ma mai volgare, il sentire romantico, la tensione palpabile e la danza.

La sua opera più famosa “The Singing Butler” infatti rappresenta una coppia abbigliata con eleganza che si muove in modo leggiadro sulla battigia in una giornata uggiosa e ventosa, protetta solo dagli ombrelli aperti di una cameriera e di un maggiordomo. Attraverso il linguaggio del corpo, l’autore riesce ad esprimere sulla tela idee ed emozioni, come in un dialogo muto che collega membra e anima.

Ed il ritmo della danza per Vettriano è una melodia jazz, complessa ed imprevedibile come solo la stessa esistenza può essere.

 

 

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