C’è un luogo sospeso tra cielo e mare, dove la forza della natura incontra la delicatezza di una spiritualità radicata e viva ed il tempo sembra essersi fermato per custodire memorie antiche e profonde. Un luogo in cui ogni sasso, ogni sentiero, ogni cappella racconta la storia di un’apparizione che ha segnato il cuore di questa comunità.
Si tratta del Parco Naturale di Strugnano, situato sulla costa slovena tra le cittadine di Isola e Pirano, che è una riserva naturale ed offre una combinazione unica di bellezze paesaggistiche e siti storici. Camminare qui è un’esperienza che unisce natura, panorami e cultura, in un percorso adatto agli amanti del trekking, della mountain bike, della fotografia e della tranquillità. La zona, estesa su circa 160 ettari, è nota per la sua costa rocciosa, le scogliere calcaree, le saline e le aree verdi. La passeggiata può iniziare dal villaggio di Strugnano, facilmente raggiungibile sia in auto, che con i mezzi pubblici da Isola o Pirano, oppure dal Resort Belvedere, appena dopo aver lasciato alle spalle il centro urbano di Isola.
Le falesie di Strugnano e la spiaggia nascosta.
L’itinerario più comune segue il Sentiero delle Scogliere, un percorso che si snoda lungo la costa rimanendo sopraelevato ed offrendo perciò viste spettacolari sul Mare Adriatico. Il tragitto si avvicina subito a una delle attrazioni principali del parco, i faraglioni che raggiungono un’altezza di circa ottanta metri e sono le più alte scogliere flysch dell’Adriatico. Da qui, nelle giornate limpide, si possono scorgere panorami straordinari sul Golfo di Trieste e persino sulle Alpi. Guardando in basso si può intravedere la Moon Bay, una spiaggia di ciottoli adagiata ai piedi delle falesie e definita la baia più bella della Slovenia. E’ possibile raggiungerla solo a piedi, percorrendo un sentiero sterrato che scende abbastanza ripido, facendo attenzione una volta arrivati vicino al mare, al possibile sgretolamento della roccia.
La Croce Bianca, luogo di fede e di bellezza naturale.
Proseguendo lungo il sentiero costiero, si raggiunge la famosa Croce Bianca, un simbolo cristiano di pietra, posto su una collina che sovrasta il mare e visibile da molto lontano. Eretta come segno di fede e come monumento per commemorare i pericoli affrontati dai marinai e dai pescatori del luogo, rappresenta ancora oggi un simbolo di protezione per tutti coloro che vanno per mare. Il sito è anche un ottimo punto panoramico per ammirare la spiaggia sottostante ed i colori della natura circostante.
Le saline, storia di lavoro e tradizione.
Continuando il percorso si arriva alle Saline di Strugnano, zona protetta che racconta una lunga storia di tradizione e lavoro. Costruite nella pianura del torrente Roja, sono ancora oggi attive e rappresentano un esempio di antica attività produttiva rispettosa della natura. Frutto dell’opera sapiente delle mani dell’uomo, sono anche un luogo di interesse ambientale, perché rappresentano un ecosistema raro, ricco di piante che amano il sale ma anche di uccelli migratori che sostano in queste acque salmastre.
La Chiesa dell’Apparizione.
Subito sotto la grande croce bianca, oppure in cima alla salita che parte dal centro abitato della piccola cittadina, si arriva alla Chiesa dell’Apparizione, un piccolo tempio legato alla manifestazione di Maria. Secondo la tradizione locale, l’edificio fu riedificato nel luogo in cui, nel 1512, due guardie delle vigne videro la Madonna apparire sulla soglia della chiesa, lamentando il suo cattivo stato di conservazione. Da allora, il luogo è stato un importante centro di pellegrinaggio, attirando visitatori e devoti. La statua della Vergine, contenuta all’interno della chiesa, è venerata dai fedeli ed è al centro delle celebrazioni e processioni religiose, soprattutto durante la festa dell’Assunzione, che simboleggia uno dei momenti più importanti per la comunità locale. La chiesa di Santa Maria non è solo un edificio religioso, ma anche un importante luogo di identità culturale per la cittadina di Strugnano. Rappresenta un simbolo di devozione e unione per la comunità locale che continua a tramandare così le sue tradizioni religiose e popolari.
Le eccellenze agricole del luogo.
In questi luoghi dove per secoli è stato il trascorrere delle stagioni a scandire il ritmo del tempo, erano molto sentiti riti e feste tipiche di ogni mese dell’anno. Si trattava prevalentemente di festeggiamenti legati al mondo agricolo, alla pesca e alla navigazione, le due principali attività che per molto tempo hanno caratterizzato queste aree geografiche. Ovviamente, al giorno d’oggi non tutte queste usanze si sono tramandate a causa dei cambiamenti sociali, culturali ed economici che sono sopravvenuti. A Strugnano però sono ancora vive due tradizionali sagre. A novembre si celebra la festa dei cachi, il frutto dolce che è coltivato abbondantemente in questa vallata. Durante questo periodo dell’ano il villaggio si tinge di arancione acceso per un intero fine settimana ed invita gli amanti della mela d’oro da queste parti.
Ma non finisce qui. Per gli amanti dei carciofi viene organizzato a fine maggio nel piccolo paese della costa slovena il Festival del carciofo. Infatti, proprio per rendere omaggio alla squisitezza di questi vegetali, che qui hanno delle caratteristiche particolari, ogni anno, quando la produzione è nel momento più generoso, è previsto un weekend di festa. La varietà locale dei carciofi, con i loro riflessi violacei è anche bella da vedere. Un poco più piccola di alcune altre tipologie utilizzate in cucina, non ha spine e si distingue dalle altre varietà proprio per l’intensità del suo sapore.
Durante questi periodi quindi, ma non solo, l’occasione è perfetta per visitare questi luoghi dove natura, tradizioni popolari e spiritualità si incontrano armoniosamente e rendere omaggio alle eccellenze enogastronomiche dell’Istria slovena, ancora fedele ai sapori delle realtà artigianali.