Ebbene si, è passato più di mezzo secolo dalla prima edizione di “Aggiungi un posto a tavola“, ora in scena al Teatro Rossetti di Trieste. Eppure, ancora oggi la commedia musicale di Garinei e Giovannini, continua a riempire i teatri e a scaldare i cuori, confermando che certi capolavori non invecchiano mai, basta saperli raccontare con lo spirito giusto. In questa nuova edizione, firmata da Marco Simeoli. E’ Giovanni Scifoni il protagonista assoluto, colui che porta in scena Don Silvestro, il parroco chiamato da Dio a costruire una nuova arca per un secondo diluvio universale. Il suo è un personaggio ironico, tenero e al tempo stesso intenso, capace di unire in modo equilibrato la fede, quella coinvolgente, alla comicità e all’umanità. Con un’inaspettata voce calda e una presenza scenica travolgente, l’attore regala una performance che coniuga la tradizione del teatro musicale italiano con una sensibilità contemporanea.
Ma la vera sorpresa e la forza di questa edizione è lei, Lorella Cuccarini. Avvolta in un mini-abitino fucsia e carica di un’energia contagiosa, la “più amata dagli italiani“ questa volta si trova ad affrontare un ruolo lontano dai suoi precedenti televisivi e teatrali. Si cala infatti nei panni di Consolazione, la donna di mondo che arriva a sconvolgere (ed illuminare) il piccolo paese di Don Silvestro, rendendola unica, credibile, irresistibile e dimostrando ancora una volta la sua bravura e la sua capacità di reinventarsi. Simbolo di libertà e redenzione, Consolazione diventa nelle mani della Cuccarini una figura di grande empatia, una donna che unisce, che scuote le certezze e che invita a guardare “oltre la tavola”. Insomma una “bocca di rosa” moderna, come direbbe De André. Nonostante non sia la protagonista principale, la sua presenza è magnetica. Recita, canta e balla, fondendosi con gli altri ballerini, diventando parte del gruppo ed offrendo una lezione di professionalità, che conferma quanto Lorella Cuccarini resti una delle interpreti più versatili ed amate del panorama italiano.
Degni di nota anche Anna Di Matteo che impersona una deliziosa Clementina, Francesco Zaccaro che veste i panni del simpaticissimo Toto e Francesca Nunzi che nello spettacolo diventa Ortensia. Un elogio al regista Marco Simeoli, che interpreta anche il sindaco Crispino, per aver saputo dare ritmo e modernità allo spettacolo, accorciandolo e alleggerendolo, senza però intaccarne la poesia. La scenografia di Gabriele Moreschi e le coreografie di Cristina Arrò contribuiscono a un risultato fluido e coinvolgente, dove musica, colore e sentimento si fondono in un abbraccio collettivo.
Insomma “Aggiungi un posto a tavola“ si conferma ancora una volta un evergreen, una parabola di accoglienza e umanità, capace di parlare al pubblico di ogni età. Ed è forse proprio questo il suo segreto, ricordarci che, in fondo, c’è sempre spazio per un posto in più a tavola, nella vita e, perché no, anche a teatro!
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“una formica da sola è una nullità, ma con le sue compagne può smuovere le montagne !!” (dal musical Aggiungi un posto a tavola)