Nella splendida cornice di Palazzo Lantieri a Gorizia, sabato 8 luglio 2023, alle ore 18.00 si svolgerà la manifestazione “Concerti in Castello in Friuli Venezia Giulia”, organizzato dall’Associazione Arte e Musica, una rassegna internazionale di concerti di musica da camera, iniziata ad aprile nell’affascinante Castello di Miramare, spostatasi poi in diversi castelli della regione fino ad approdare nelle splendide sale di Palazzo Lantieri e che si concluderà domenica 9 luglio in Slovenia al Castello di Kromberk. Il programma della serata prevede un’esibizione delle pianiste Sara Cianciullo e Helga Anna Pisapia intitolata “Suites e danze a quattro mani”. Palazzo Lantieri è stato spesso nel tempo un punto di riferimento culturale per Gorizia. Costruito nel XIV secolo come fortino a protezione di una delle porte di accesso alla città, si allunga oggi come due ali aperte, racchiudendo al centro un giardino adornato da roseti. Nella sua lunga storia ha vissuto di tutto.
Dapprima foresteria dei conti della Contea di Gorizia, ove soggiornavano gli ospiti che partecipavano alle battute di caccia o ai tornei cavallereschi, fu poi acquistato dai Conti Lantieri che lo hanno trasformato in un aristocratico palazzo. Finito sotto i colpi dell’artiglieria italiana nella Prima Guerra Mondiale fu invaso dai partigiani titini alla fine del secondo conflitto. Grazie alla posizione strategica di Gorizia, un tempo centro vitale per gli Asburgo e all’importanza della storica famiglia, ha ospitato diverse personalità tra pontefici, imperatori e personaggi di cultura. I Lantieri ci abitano ancora e grazie al particolare amore per l’arte dimostrato da Carolina Lantieri e dal marito Niccolò Piccolomini, nel palazzo sono presenti installazioni artistiche permanenti e vengono ospitate mostre o eventi culturali come quello programmato per la giornata di sabato. Nei suoi salotti il presente ed il passato si confondono, sebbene oggi le sue sale sono diventate siti per feste e soggiorni turistici, il fascino ed il prestigio che lo hanno contraddistinto nei secoli si percepisce ancora.
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