Ridere, ridere e ridere ancora. ‘Risate’ riempie di allegria il Teatro Miela.

È stato uno spettacolo all’insegna della spensieratezza e dell’allegria quello di venerdì 14 giugno al Teatro Miela. “Risate”, l’esibizione di fine anno proposta dall’associazione ConfrontArti, composta da tre piccoli intermezzi ha toccato diversi temi e discipline, come la recitazione, la danza moderna e il canto, il tutto accompagnato da una buona dose di buonumore.
Nella prima parte della serata l’insegnante/regista ha proposto al pubblico una dark comedy, tratta dal racconto “Visita di condoglianze” scritto dall’autore contemporaneo Achille Campanile.

Un atto unico che sembra preso in prestito dal tipico umorismo noir anglosassone, in cui con un serrato susseguirsi di controsensi, frasi fatte ed un brio a volte paradossale l’autore prende in giro le convenzioni in tema di morte, le condoglianze ed i funerali.

“Siamo nati per soffrire…” è stata la battuta iniziale dello spettacolo, seguita a ruota da un vero e proprio dizionario di frasi fatte, luoghi comuni ed atteggiamenti di circostanza a cui si assiste in occasione di evento luttuoso. Si può ridere della morte? A questa domanda gli attori “in erba” hanno risposto con estro comico, a proprio agio nel loro essere un po’ “fuori di testa” per regalare alla platea un esempio di “teatro dell’assurdo” ricco di situazioni surreali e con un finale a sorpresa……

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