L’immagine dei mulini riporta immediatamente il pensiero all’Olanda. Essi sono il simbolo di questo paese dato che in questa parte dell’Europa ce n’è una abbondante concentrazione. 

Il fascino senza tempo dei mulini, tra storia tradizione ed innovazione

La loro costruzione risale al 1700 ed il loro uso è stato molto vario in una nazione da sempre impegnata nella gestione dell’acqua e alle prese con le inondazioni. Sfruttando in loco la forza del vento, costantemente presente in queste zone, essi servivano agli scopi più svariati tra i quali pompare l’acqua dal terreno o macinare cereali. 

Laddove però la forza eolica non fosse presente sul territorio, i mulini sono stati alimentati dall’acqua. Se ne vedono moltissimi in varie zone dell’Europa e dell’Italia ed anche ad Illegio, piccolo borgo sconosciuto a molti, che si trova vicino a Tolmezzo, nel Friuli Venezia Giulia. 

Illegio un gioiello della Carnia, tra arte, storia e tradizioni

Qui il tempo sembra essersi fermato. Durante il medioevo e nell’età pre-industriale, Illegio si autososteneva grazie alla sua vita agricola e ai suoi mulini, utilizzati costantemente per la macina dei cereali ed è incredibile constatare come ancora oggi diversi di questi siano funzionanti. 

Arrivando al piccolo villaggio è molto piacevole la camminata lungo il percorso che segue il Touf, piccolo laghetto con sorgente, intorno al quale sono disposti in fila i mulini. Ma il paese riserva al visitatore anche altre sorprese. 

A 750 mt di altezza, infatti si trova l’antichissima Pieve di San Floriano, raggiungibile con un facile percorso e da dove si può godere di uno splendido panorama sulle montagne circostanti.

Ma se in occasione di un viaggio in Olanda di sicuro non sarebbe mancata una sosta culturale per vedere i quadri dei pittori famosi esposti nei grandi musei dell’Aia o di Amsterdam, anche ad Illegio ciò è inaspettatamente possibile. Il piccolo paese infatti, nel corso degli anni non è rimasto solo un borgo dimenticato tra i monti ma si è aperto all’arte e alla cultura. 

Qui vengono spesso organizzate mostre a tema e se a tutto questo aggiungiamo una sosta enogastronomica al ristorante del paese, dove ci si può deliziare il palato con un menù a base di “cjarcions” ed altri piatti della tradizione friulana, possiamo concludere che non mancano davvero i motivi per una gita in questo piccolo scrigno di natura ed arte vicino a casa nostra.