Grado come Rennes-le-Chateau, il diavolo e l’acqua santa.

Grado e Rennes-le-Chateau, due cittadine distanti migliaia di chilometri e allocate in luoghi dalle caratteristiche molto diverse, eppure accomunate da un particolare alquanto singolare.

Rennes-le-Chateau, storie e leggende nel cuore dei Pirenei

Rennes-le-Chateau un piccolo borgo del sud della Francia, arroccato su di una collina ai piedi dei Pirenei, è legato alla storia di Berenger Sauniere, un modesto sacerdote di campagna che ne ha trasformato involontariamente il suo destino. Seppure conti solo una manciata di abitanti, questo piccolo e tranquillo paesino è ogni anno meta di migliaia di turisti, attratti dall’alone di mistero che lo circonda.

Si tratta di fatti oscuri legati al presunto ritrovamento di un antico tesoro da parte del curato, alimentati poi da leggende e credenze, raccontate nel romanzo di Dan Brown “Il Codice da Vinci” e collegate al Santo Graal e al Priorato di Sion.

Grado, la perla dell’Adriatico tra mare e devozione

Grado invece è una graziosa cittadina dal fascino veneziano, antico borgo di pescatori nel Friuli Venezia Giulia, poco distante da Trieste, adagiata dolcemente nella laguna, uno scenario naturale d’indiscutibile bellezza, che rappresenta il delicato equilibrio tra terra e mare. Costellata da piccoli atolli, non sempre è un habitat facile. Vivere qui significa trascorrere l’esistenza come in una tregua, che non sempre viene rispettata dalle forze della natura. Basta che il vento si alzi e la furia del mare può colpire prepotentemente la terra ferma, ricoprendo con i suoi flutti le piccole isolette.

Le acque possono essere molto generose nel donare pesci e molluschi, ma anche una forza di cui avere grande timore. I gradesani, per lo più marinai e pescatori, lo hanno imparato nel corso dei secoli e per questo sono molto scaramantici. Alcuni di loro si affidano a formule magiche ed incantesimi, con la speranza di placare gli spiriti che comandano venti, tempeste, trombe marine o fulmini, altri invece ripongono la loro devozione nella Madonna.

Barbana e il suo santuario. Un faro di fede nella laguna.

Il santuario di Barbana è nato così. Dopo una grave calamità naturale, la gente di Grado, per esprimere la speranza e la devozione alla Vergine di cui era stata ritrovata un’effige tra i flutti, costruì su una delle tante isolette vicine, Barbana appunto, un’imponente basilica, la cui cupola ancora oggi spicca nel labirinto acquatico della laguna.

Anche a Rennes-le-Chateau c’è una piccola, policroma chiesa, dedicata in questo caso a Maria Maddalena. ll suo stile è molto diverso ma, in entrambi i luoghi, accomunati da pace e silenzio, ci si imbatte in una figura demoniaca. All’ingresso delle due chiese infatti, la figura del diavolo, col suo strano ghigno, la barba a punta e la mano sulla fronte, regge l’acquasantiera. Viene identificato in Asmodeo, un demone biblico, considerato il principe della distruzione, il demone della cupidigia, dell’ira e della lussuria, l’antagonista di Dio. Indossa uno strano gonnellino, con una testa di rettile che gli penzola tra le gambe e sembra schiacciato dal peso dell’acqua benedetta.

Asmodeo il principe dei demoni.

Si tratta di un segno? È un messaggio in codice? Anche se di primo acchito sembra strano ritrovare in un luogo sacro proprio uno spirito maligno, questo particolare in realtà ha dei profondi significati simbolici, ben spiegabili nell’ambito dell’ortodossia cristiana, perché rappresenta la costante lotta tra il bene ed il male.

Interessante è l’interpretazione fornita da Pierre Jarnac, uno dei più grandi studiosi dell’enigma di Rennes-le-Chateau, in merito alla presenza della statua del diavolo nella chiesa francese. Secondo lui si tratta di una risposta ironica indirizzata dal curato agli abitanti del villaggio che lo accusavano di intrattenere rapporti con i demoni e perfino di aver ottenuto molto denaro grazie a qualche incantesimo o rituale di magia nera. Dunque per rispondere a questo affronto alla sua fede il prete ha introdotto nella chiesa lo spirito maligno, imponendogli però il peggiore dei supplizi, reggere l’acquasantiera, simbolo della rinascita nel battesimo.

Ma nel caso di Grado quale interpretazione può essere data? Probabilmente la presenza della figura demoniaca rimarrà un mistero. Certo è che ci sono storie e simboli che hanno tutti gli ingredienti per affascinare da subito la mente del visitatore. E l’immaginazione si lascia subito rapire da avventure ed enigmi, si abbandona a sognare di tesori nascosti, materiali o spirituali che siano ed i luoghi interessati divengono subito mete ricercate ogni anno da migliaia di turisti!

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