Abruzzo in pillole. Alla scoperta di un old Wild west tutto italiano tra storia, natura, religione e misticismo.

Quando si arriva nel cuore dell’Abruzzo si rimane affascinati da questa regione costellata di piccoli borghi
formati da una manciata di case aggrappate alla montagna. Nella terra dei rilievi canuti, dalla vegetazione rada, simile alle sconfinate steppe, dove fino a cinquanta anni fa pascolavano migliaia di greggi, la pastorizia era la fonte primaria di sostentamento e quando non è stata più sufficientemente redditizia gli abitanti hanno dovuto emigrare. I borghi si sono spopolati, le case abbandonate col tempo sono diventate fatiscenti ed i luoghi tanto amati sono stati dimenticati.

Oggi il cuore di queste terre è tornato a battere. Sono nati alberghi diffusi, piccole realtà turistiche rispettose dell’ambiente, attività commerciali, ma la ferita profonda dell’ abbandono e del sisma del 2009 è ancora tristemente visibile. Eppure in questa regione ci sono luoghi ricchi di fascino, legati ad una natura ancora selvaggia, alle tradizioni e agli antichissimi riti, trasformatisi in feste popolari, sempre in bilico tra il sacro ed il profano.

Le persone che abbiamo incontrato si sono rivelate molto pazienti ed accoglienti anche con chi si avvicina a questa regione in camper…..

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