Il 28 febbraio 1924, il pubblico di Vienna si radunava in gran numero al “Theater an der Wien” per la prima dell’operetta “La Contessa Maritza”, opera del noto musicista e giurista ungherese Emmerich Kalman nella capitale austriaca. Un’ansia insolita aleggiava nell’aria, diversa dal solito fermento di tali eventi.
La perplessità, o meglio, l’imbarazzo, derivava dalla decisione dell’autore di ambientare l’operetta in Ungheria, a breve distanza dalla firma del Trattato del Trianon. Questo accordo, uno dei tanti che seguirono la fine della Prima Guerra Mondiale, aveva ridefinito i confini dell’Europa centrale, infliggendo un colpo devastante all’economia ungherese, privandola di circa due terzi del suo territorio e della sua popolazione…..
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