Con “Anastasia il musical” ritorna al Rossetti di Trieste un altro “fantasma”, ma questa volta è quello dei Romanov

“Ci fu un tempo, non molti anni or sono, in cui vivevamo in un mondo incantato fatto di eleganti palazzi e di feste grandiose. L’anno era il 1916 e mio figlio Nicola era lo zar di tutte le Russie.” Con queste frasi inizia l’indimenticato cartone animato della Walt Disney Anastasia. Datato 1997 ha incantato grandi e piccini con le sue magiche atmosfere ambientate nella Russia dell’ultimo degli zar e le sue meravigliose canzoni interpretate da Tosca. Ora, dopo quasi trent’anni, le stesse suggestive ambientazioni, rievocate attraverso spettacolari scenografie, costumi regali e sorprendenti giochi di luce, sono arrivate anche al Teatro Rossetti di Trieste, con un musical che porta lo stesso nome e che è tratto appunto dall’omonimo cult d’animazione.
Questo spettacolo, in scena dal 11 al 15 dicembre 2024, è stato presentato da Broadway Italia in collaborazio- ne con DuePunti Eventi, gli stessi produttori di “The Phantom of the Opera”. Anche la regia è firmata dallo stesso regista, Federico Bellone, un nome molto noto in questo campo, che ha voluto rimanere fedele sia all’imposta- zione dello spettacolo presentato in America, sia a quella del cartone che aveva precedentemente commosso il pubblico.

La trama ancora una volta ruota intorno ad Anya, una giovane donna alla disperata ricerca di sé stessa, che sostiene di essere la figlia dello zar Nicola II di Russia, l’unica ad essere scampata all’eccidio della famiglia reale. Una sola differenza contraddistingue il musical rispetto al cartone, il cattivo che cerca di eliminare la protagonista non è più Rasputin con i suoi poteri magici, ma Gleb, un bolscevico che si innamora, non ricambiato, della presunta principessa.

Tutto lo spettacolo è cantato e recitato in italiano, grazie alla traduzione di Franco Travaglio ed è caratterizzato dalle bellissime musiche composte da Stephen Flaherty e Lynn Ahrens, suonate dal vivo da una vera orchestra. Canzoni come “Quando viene dicembre”, “Cuor non dirmi no”, o “Parigi ha la chiave nel cuor” già note al pubblico, hanno fatto nuovamente sognare gli spettatori grazie alla voce melodiosa di Sofia Caselli che ha impersonato la principessa. Anche Cristian Catto, si è rivelato un Dimitri più che convincente, Nico di Crescenzo con il suo Vladimir e Stefania Fratepietro nei panni della contessa Lily hanno conquistato tutti con la loro simpatia, Brian Boccuni nel ruolo del bolscevico Gleb, ha sorpreso per il potente timbro vocale, mentre Carla Schneck  impersonando l’imperatrice Maria è riuscita a commuovere la platea. Incantevoli i costumi di Carla Ricotti e bravissimi i dieci ballerini che, seguendo le coreografie di Chiara Vecchi, hanno volteggiato sul palcoscenico.

Insomma, ancora una volta il Teatro Rossetti di Trieste ha ospitato un’avvincente avventura musicale che, tra intrighi politici e colpi di scena, ha ricordato la gloria e il declino dei Romanov, dando nuova vita ai personaggi di questa storia, in viaggio verso la verità e l’amore.

Puoi leggere l’articolo completo anche su Trieste News 

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