Dopo il successo delle recite romane al Teatro Brancaccio ed il tour che ha toccato i principali teatri italiani per due strepitose stagioni, finalmente “Rapunzel il musical”, una commedia musicale tutta italiana in due atti, liberamente tratta dalla fiaba Raperonzolo dei Fratelli Grimm, è arrivata al Teatro Rossetti di Trieste. Rielaborata da Maurizio Colombi e scritta in collaborazione con Federico Del Vecchio e Giulio Nannini, questa nuova versione di Rapunzel, ha messo in secondo piano Raperonzolo, interpretata dalla dolcissima Silvia Scartozzoni, trasformando la figura di Gothel, sorella di Grethel e matrigna di Rapunzel, interpretata da Lorella Cuccarini, in protagonista principale.
Applauditissima dal pubblico, in questo atteso ritorno al teatro, la “più amata dagli italiani”, si è cimentata nel difficile ruolo della scaltra, affascinante e perfida matrigna di Rapunzel. Con la semplicità, la versatilità ed il grande talento che l’hanno sempre contraddistinta, anche questa volta, è riuscita a farsi amare dal pubblico seppur interpretando un personaggio così distante da lei, cattivo, a tratti grottesco, ossessionato dall’eterna giovinezza. Acclamato da più di 150.000 spettatori, lo spettacolo utilizzando le imponenti scenografie di Alessandro Chiti ed i moderni effetti speciali, come la lunga chioma intrecciata di Rapunzel che si illumina ogni volta che emana i suoi poteri magici, riesce a dare una rilettura in chiave moderna della classica favola medioevale. Rapunzel è una storia divertente per grandi e piccini che racconta di amore, amicizia, brama di potere e magia con romanticismo e poesia, come le favole sanno fare, fornendo però allo spettatore anche diversi spunti di riflessione. Nella rivalità tra due principesse infatti viene rievocato l’eterno conflitto tra il bene ed il male, tra la frenetica ricerca delle cose frivole ed il piacere delle cose semplici, tra malvagità e redenzione. Gothel, la protagonista, infatti è una donna vanitosa, ossessionata dell’eterna giovinezza e che, malgrado l’ambientazione medioevale, sembra così attuale e a suo agio in una società come la nostra in cui spesso l’apparenza, l’immagine e la bellezza sembrano avere più importanza dell’essenza e delle reali capacità umane.
Questo spettacolo studiato per ottenere a tratti un effetto cinematografico in stile cartoon, alterna diversi ritmi di recitazione. Il primo tempo si presenta un poco monotono ma riprende vita nel secondo atto, anche grazie alle splendide coreografie firmate da Rita Pivano, i coloratissimi costumi ideati da Francesca Grossi, che mettono in risalto una Lorella Cuccarini in splendida forma e coronano comunque lo spettacolo come un family show che mette d’accordo tuti, grandi e piccini.
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