Chi non ha studiato a scuola “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni e chi non ricorda i due protagonisti Renzo e Lucia, affiancati dalla figura codarda di Don Abbondio e da quella arrogante di Don Rodrigo?
“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e golfi..”, così inizia il più conosciuto romanzo ambientato sul Lario e le note parole del Manzoni non hanno raccontato bugie. Che il lago di Como sia uno scrigno pieno di luoghi incantevoli, insenature e promontori meravigliosi non è di certo una novità ed è per questo che è tanto amato dai turisti stranieri, ma anche da quelli italiani ed è pieno zeppo di residenze aristocratiche.
Dimore da sogno. Storia e lusso nelle ville del Lago di Como
Già in epoca romana e poi via via fino all’Ottocento questo luogo era conosciuto come quello di un sereno relax intellettuale ed uno spazio di riferimento per attività fisiche e venatorie. È per questo contesto ambientale, frutto del miracoloso contrasto tra il clima mediterraneo del lago e il rigido inverno alpino delle montagne circostanti, che sulle sponde del lago di Como sono fiorite una quantità innumerevole di abitazioni signorili. Potremo stare qui ore ad elencarle. Alcune sono ancora private, qualcuna è divenuta la sede di un fantastico hotel 5 stelle lusso, qualcuna è la sede di attività istituzionali ed infine alcune sono al pari di musei aperti a pubblico.
La magia di Villa Balbianello, dove il tempo si ferma
Tra tutte mi vorrei soffermare su Villa Balbianello, oggi di proprietà del FAI in seguito al lascito testamentario fatto nel 1988 dal suo ultimo proprietario. Questa elegante e romantica dimora del XVIII secolo, con il suo stupefacente giardino, sorge su una penisola ricca di vegetazione, da cui si godono scorci panoramici del lago di Como. L’iniziatore di questo luogo meraviglioso fu il Cardinal Durini, letterario e mecenate che, a fine Settecento scelse questo luogo lacustre per farne il suo ritiro. Una vocazione ripresa poi in tempi più recenti dall’imprenditore Guido Monzino, figlio del fondatore dei grandi magazzini Standa, che innamorato di queste località che aveva conosciuto durante l’infanzia passata a Moltrasio, nella villa di famiglia, in età matura vi si rifugiò, conservandovi al suo interno con ordine e gusto i ricordi della sua vita avventurosa, legata alla passione per i viaggi e per la montagna e che lo vide essere il primo italiano in cima all’ Everest. Ancora oggi, quella che si può definire una delle più scenografiche dimore lacustri della zona, saluta i visitatori estasiati che si aggirano tra le stanze e nel romantico giardino, tra vialetti fiancheggiati da statue e terrazze panoramiche, attorniate da copiose fioriture stagionali.
Tra eleganza e panorami i paesini del Lario a confronto
La bellezza del Balbianello è solo una delle meraviglie presenti sul territorio, come Menaggio o Bellagio sono soli alcuni degli iconici paesini lacustri che si possono ammirare sulle sponde del Lario. La caratteristica peculiare di Bellagio è quella di trovarsi al centro della ramificazione dei due rami meridionali del lago, vicino alla Punta Spartivento, un piccolo sperone roccioso simile ad uno spigolo dove arrivano diverse correnti. Qui il lago si divide nei due rami manzoniani, a sud-ovest il ramo di Como e a sud-est il ramo di Lecco, determinandone la sua caratteristica forma a Y rovesciata. In questo luogo se l’acqua è bassa si può scorgere ancora oggi il basamento di quello che era il “Sass del Pan”, un masso roccioso dove, secondo la leggenda, durante la peste del 1630 avvenivano lontano dalla riva gli scambi di pane con gli abitanti del vicino comune di Varenna, all’epoca tra i più contagiati.
Tra i tanti paesini adagiati sulle sponde lacustri vale la pena di ricordare Dongo, tristemente noto per le vicende legate alla cattura di Benito Mussolini e all’uccisione di diversi gerarchi fascisti. Laglio invece è un altro piccolo borgo che ha acquisito notorietà in quanto ospita Villa Oleandra, un’imponente casa del XVIII secolo che l’attore George Clooney acquistò nel 2002 dalla famiglia Heinz. L’enorme proprietà, situata a pochi passi dall’acqua, vanta 25 stanze, campi da tennis, una piscina all’aperto, una palestra e un garage un cui George custodisce le sue numerose moto d’epoca.
Passando per la ridente cittadina non abbiamo purtroppo avuto modo di incontrarlo. Sarà forse perché gira la voce che l’abbia messa in vendita?