Carnevale a Trieste e dintorni, un periodo ‘de vero morbin’….

Anche quest’anno si avvicina il periodo più gioioso e suggestivo dell’anno, il Carnevale, un intervallo di pochi giorni, unico e inconfondibile, durante il quale molte persone si travestono e festeggiano con balli mascherati o variopinte sfilate a suon di bande, fischietti e trombette. Si tratta di una celebrazione legata al mondo cattolico e cristiano, anche se la sua origine va ricercata in epoca pagana e precisamente nei Saturnali del periodo romano o nelle feste dionisiache del classicismo greco. Già durante queste antiche ricorrenze era concesso lasciarsi andare, scordare doveri ed obblighi e dedicarsi ai giochi e alle burle. Tutti avevano la possibilità di divertirsi senza pensieri e sentirsi per una volta al pari dei potenti. Cosi lo schiavo poteva considerarsi libero, il servitore diventava padrone, lo scemo del villaggio indossava la corona del sovrano e la classe nobile poteva essere derisa, anche perché terminate le feste si ritornava al rigore e all’ordine nella società.
La parola Carnevale potrebbe derivare da “car navalis”, un rito egizio dove la nave sacra di Iside, veniva portata in processione su di un carro, a simboleggiare il passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti. Oppure potrebbe discendere dal latino, con “carnem levare”, ovvero togliere la carne, alludendo a quanto previsto nella Quaresima, periodo di astinenza e digiuno, secondo i dettami cristiani, che incomincia proprio all’indomani del martedì grasso……

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