“Cats” conquista Trieste, standing ovation e brividi sulle note di “Memory”!

“Cats”, l’atteso spettacolo presentato nella sua versione originale inglese firmata da Trevor Nunn, ha debuttato ieri al Teatro Rossetti di Trieste, dove resterà fino al 7 dicembre, prima di proseguire il suo tour internazionale che toccherà Milano e altre città europee.

Su questo cult del teatro musicale è stato scritto quasi tutto. Si è celebrata la magia delle musiche di Andrew Lloyd Webber, tra cui spicca l’iconica “Memory”, una delle arie più amate e famose al mondo, interpretata da oltre 150 artisti, inclusa Barbra Streisand. Si è analizzato il fascino poetico dei versi di T.S. Eliot e la perfezione delle coreografie ideate da Gillian Lynne. Non sono mancati neppure gli apprezzamenti per gli incantevoli costumi e il trucco impeccabile, che riesce a trasformare i performer in credibili felini. Ma, nonostante i suoi 45 anni e le innumerevoli repliche, questo celebre musical riesce ancora a sorprendere, perché ogni volta sembra capace di rinnovarsi ed evolversi in sintonia con il presente, senza perdere la sua magia originaria. I protagonisti sono i mici del quartiere di Jellicle, che una notte all’anno si ritrovano in una discarica per festeggiare e raccontare le loro avventure al saggio capo Old Deuteronomy, chiamato a scegliere chi di loro potrà rinascere nel paradiso dei gatti.

Tra le scenografie visionarie firmate da John Napier e le luci che ricreano una città notturna, sorprendentemente attuale, i “cats” entrano in scena uno dopo l’altro, perfettamente incarnati nei loro costumi, che, attraverso colori e materiali diversi, mettono in risalto la loro diversità. Raccontano la loro storia in musica e, attraverso ogni movimentorespiro o sguardo rivolto al pubblico, rivelano il loro carattere. Accanto ai performer più maturi si esibiscono talenti più giovani, che aggiungono freschezzaistinto e una fisicità quasi ribelle, capace di rendere le coreografie spontanee, vive e autenticamente “feline”. Ciò che sbalordisce è l’alchimia del cast, una piccola “colonia” umana che, come i gatti della storia, si incontra e si sostiene, mettendo in risalto il talento del singolo solo attraverso la forza del gruppo, senza che nessuno cerchi di sovrastare gli altri.

Anche questa volta, nel momento forse più toccante, quando sulle note di “Memory” la gatta Grizabella racconta i suoi successi e le sue cadute, conquistando il voto di Old Deuteronomy, accade il miracolo: il pubblico si infiamma, travolto dall’emozione. Scrosciano applausi a scena aperta, ripetuti e appassionati, come un abbraccio collettivo che avvolge il palco“Cats”, un musical che sembra accompagnarci da sempre, riesce ancora a stupire, perché, come ogni gatto che si rispetti, cambia pelle senza tradire la sua essenza.

Puoi leggere l’articolo completo anche su Trieste News 

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