Sono passati più di cent’anni da quando Pirandello scrisse nel 1915 “Pensaci, Giacomino”, la novella dalla quale è stato tratto lo spettacolo proposto al Teatro Bobbio di Trieste ed interpretato da Pippo Pattavina e dalla sua compagnia. Sembra una storia di altri tempi, ma il messaggio profondo, inviato ai lettori o agli spettatori da Pirandello non ha scadenza ed è ancora oggi tristemente attuale.
Il racconto narra la storia di Agostino Toti, un anziano professore di liceo prossimo alla pensione e senza famiglia, screditato da alunni e colleghi, che decide di prendere in moglie Lillina, una ragazza molto più giovane di lui, di bassa estrazione sociale e incinta di Giacomino, un suo spiantato coetaneo. Anche se apparentemente il gesto del docente sembra disinteressato e generoso, nasconde in realtà la rabbia e il rancore di un uomo solo, alla ricerca di compagnia nei suoi ultimi anni di vita e di una rivincita nei confronti dello Stato, a cui imputa il suo fallimento esistenziale. Snobbando le maldicenze della gente del paese e le critiche della Chiesa, scandalizzata dal suo atteggiamento, egli accoglie in casa Lillina, il figlioletto e perfino Giacomino, donando loro un amore paternalistico, che forse nasconde però un profondo egocentrismo.
Dalla rappresentazione teatrale emerge chiaramente uno spaccato di borghesia, perbenista ed ipocrita, popolata da impiegati statali sviliti e sottopagati, anziani soli e da molti pregiudizi. Sullo sfondo una Chiesa invadente, l’immagine grottesca della famiglia tipo ed un alone di amarezza, perché la società, oggi come allora, non è pronta a confrontarsi con la spiazzante umanità e il coraggio dimostrati dal vecchio professore.
Per merito del regista Guglielmo Ferro, che è riuscito a condensare i tre atti originari in modo sapiente ed efficace, ne è uscita una messa in scena delicata e raffinata, che ha mantenuto allo stesso tempo tutta la comicità ed il sarcasmo dell’autore e dove Pippo Pattavina, forte di anni di esperienza è riuscito a mostrare il meglio di sé come interprete.
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