Con “Ti sposo ma non troppo” arriva al Teatro Rossetti di Trieste una commedia romantica

Dopo i tanti applausi dello scorso anno con “Scusa sono in riunione… Ti posso richiamare?”, Gabriele Pignotta e Vanessa Incontrada ritornano in scena al Teatro Rossetti di Trieste, con “Ti sposo ma non troppo“, una commedia brillante che racconta con ironia le vite dei quattro protagonisti, alle prese con crisi sentimentali ed esistenziali.

Era il 2007 quando Gabriele Pignotta scrisse questo testo dalla trama tutt’altro che banale. Da quella fatidica data, prima a teatro, poi nel 2014 al cinema ed ora, in una versione rinnovata, questa sceneggiatura continua a raccogliere consensi dal pubblico.

Sarà forse per il cast già collaudato sul grande schermo e riconfermato quasi totalmente, che vede lo stesso autore e regista nel ruolo di Luca, Vanessa Incontrada nei panni di Andrea, di cui riesce ad incarnare perfettamente le incertezze e le fragilità, un simpaticissimo Fabio Avaro, nelle vesti dell’altro Andrea, che con la sua comicità spontanea non fatica a conquistarsi la simpatia degli spettatori ed una bravissima Siddhartha Prestinari, che ha preso il posto di Chiara Francini nel ruolo di Carlotta e che merita più di un applauso per aver interpretato un personaggio tutt’altro che semplice.

O forse è per merito dei temi affrontati, che offrono allo spettatore spunti di riflessione sulla vita di coppia, sulla difficoltà di portare avanti una relazione e su quanto le persone siano alla ricerca dell’amore ideale, il tutto infarcito dalla giusta dose di humour e romanticismo.
O magari dipende dal fatto che si tratta di una commedia moderna, ricca di equivoci, imprevisti, colpi di scena e scambi di identità, dove è facile immedesimarsi nelle problematiche dei protagonisti, perché, almeno una volta nella nostra vita abbiamo ascoltato frasi come “Il matrimonio è la tomba dell’amore”, “Il matrimonio è una lucida follia”. “Il matrimonio è peggio dell’ergastolo”, da chi ha avuto il coraggio di compiere “l’ardito passo”, ma non abbiamo potuto scegliere di non amare.
Probabilmente il segreto di tanto successo è legato al giusto equilibrio tra risate e verità!

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