Un’atmosfera da sogno ha avvolto sabato 6 settembre 2025 la sala Victor de Sabata, nel Ridotto del Teatro Verdi, in occasione del Gran Ballo Straussiano, uno degli eventi di punta della rassegna Il Faro della Musica, organizzata dalla Società dei Concerti di Trieste. Una serata di eleganza e musica che ha visto protagonista la celebre Imperiale Orchestra di Vienna, accolta con entusiasmo da un pubblico numeroso e caloroso. L’evento ha assunto un significato particolare, celebrando il 200° anniversario della nascita di Johann Strauss jr., il “re del valzer”, figura simbolo della tradizione musicale viennese e dell’Ottocento europeo. L’omaggio al grande compositore è stato reso nel modo più autentico, con un ballo in perfetto stile viennese, ricco di valzer, tanghi, polke e galop, eseguiti con precisione e raffinatezza dall’orchestra diretta da Russel McGregor, in un repertorio che ha fatto rivivere l’eleganza della Belle Époque.
La sala Victor de Sabata, con la sua architettura ricca e l’acustica avvolgente, si è trasformata in una vera e propria sala da ballo imperiale, dove la musica di Strauss jr., J. Lanner e F. Lehár ha guidato i passi e acceso emozioni. Il concerto ha dato grande spazio alla danza che, divenendo insieme alla musica protagonista indiscussa della serata, ha coinvolto il pubblico in modo diretto e partecipativo. L’invito a danzare, infatti, è stato accolto con entusiasmo dagli spettatori di tutte le età, che si sono lasciati trascinare con gioia nel vortice senza tempo del ballo viennese.
Tra le composizioni eseguite, immancabili i celebri valzer An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu), Frühlingsstimmen (Voci di primavera), Kaiserwalzer (Valzer dell’imperatore), le polke come la Tritsch-Tratsch-Polka e la Tik-Tak-Polka, la grande quadriglia organizzata dal maestro di cerimonia Alessio Colautti, ma anche celebri arie di operette tratte da Il pipistrello, La vedova allegra, La principessa della Czarda, cantate dal soprano Nataliya Stepanska, fino ad arrivare al gran finale travolgente con la Radetzky-Marsch.