Dal liston alle vasche in viale fino agli apericena in centro. Una passeggiata nella storia dei passatempi dei triestini.

Con il “liston”, termine preso in prestito dal dialetto veneto, si vuole indicare la tradizionale passeggiata ottocentesca che si snodava per le vie del centro di Trieste. Partendo dal piazzale della chiesa di Sant’Antonio Vecchio, nel Borgo Teresiano, raggiungeva Corso Italia (all’epoca Contrada del Corso), per poi proseguire verso Piazza della Borsa, centro economico della città, toccando Piazza Unità, detta Piazza Grande e concludendosi infine presso il molo San Carlo, oggi conosciuto come Molo Audace, un luogo magico, oggi come allora, da dove si poteva ammirare un bellissimo panorama. Deve il suo nome alle strisce bianche di pietra d’Istria o di marmo bianco che in piazza San Marco a Venezia delimitavano gli spazi dei banchi del mercato del sabato. A quest’antenato dell’attuale “struscio” vi partecipavano benestanti signori e prestanti giovanotti della borghesia triestina, a cui si univano, soprattutto la domenica alla fine della messa, le giovani signore alla ricerca di un gentile ed educato corteggiamento o magari di un buon partito……

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