Dopo più di quarant’anni a Trieste un ritrovato successo. Al Rossetti l’operetta in fiorentino “L’acqua cheta”.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando nel 1981 l’opera musicale di Giuseppe Pietri arrivò al Teatro Giuseppe Verdi di Trieste. Tra i protagonisti c’erano Maria Loredan ed una giovane Daniela Mazzuccato ad impersonare le due sorelle Anita ed Ida, insieme all’indimenticato Sandro Massimini nel ruolo di Stinchi ed Orazio Bobbio e Gianfranco Saletta, in ruoli minori.La regia e le coreografie di Gino Landi impreziosivano la commedia musicale ispirata alla “belle epoque“, dove il brio però veniva stemperato da un delicato, quasi crepuscolare sentimentalismo.

A distanza di quarant’anni l’operetta italiana è tornata di nuovo nella città giuliana, questa volta al Teatro Rossetti, con nuovi protagonisti, narrando sempre di una Firenze di cento anni fa e dei sorrisi e dei sospiri di una gioventù passata.

In questa edizione, che ha incontrato ancora una volta il favore del pubblico, Ilaria Zanetti e Marzia Postogna hanno impersonato le sorelle Ida e Anita, mentre Andrea Binetti, anche regista ed adattatore dello spettacolo, ha assunto il ruolo del garzone di stalla Stinchi. Il ruolo di Cecco è andato a Giacomo Segulia ed il giovane elegante Alfredo è stato impersonato da Alessio Colautti.

Di nuovo sorrisi e lacrime si sono susseguite, come è abitudine nelle operette viennesi di Franz Lehar, ma in una dimensione più urbana, senza sangue blu e senza champagne…..

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