Venerdì 21 febbraio, la città di Trieste, scaldata da un tiepido sole di febbraio, ha ospitato due eventi legati al Carnevale 2025. Il primo è stato organizzato dalla Camera di Commercio, nell’ambito degli appuntamenti per il Carnevale Europeo Venezia Giulia, l’altro ha dato inizio ai festeggiamenti in maschera, con la consegna delle chiavi della città, da parte del Comune di Trieste, al Re e alla Regina del Carnevale.
Per l’occasione hanno impersonato la coppia reale Gianluca Parisi e Francesca Bellantuono, in rappresentanza del rione di Roiano, vincitore del Palio 2024 e come tale titolare della cerimonia.
Il corteo mascherato che ha scortato i “monarchi” è partito da Piazza tra i Rivi ed è giunto fino alla Piazza dell’ Unità d’Italia, dove si è ricongiunto con le bande, provenienti da Austria, Svizzera, Germania, Slovenia e dal Friuli Venezia Giulia, che hanno offerto ai triestini un omaggio musicale, ma anche artistico e culturale.
A partire dalle 14.30 infatti, per le vie del centro storico, gruppi mascherati hanno proposto una scenografica parata, fatta di costumi elaborati e coreografie spettacolari, mettendo così in luce le tradizioni dei Paesi di origine ed evidenziando ancora una volta la natura multiculturale del Carnevale.
Un elemento distintivo del 29.mo Carnevale Europeo è stata la presenza della “Guggenmusik”, uno stile musicale, nato a Basilea, in Svizzera, nella seconda metà del XX secolo, che si caratterizza per arrangiamenti volutamente grezzi e dissonanti, basati su melodie riconoscibili ma trasposte in scale musicali sbagliate, con un repertorio che in origine era composto da brani di musica popolare ed ora è tratto in prevalenza dai brani di musica Rock Pop dagli anni Settanta ai giorni nostri.
È stato un doppio appuntamento che, malgrado le rigide temperature dei giorni scorsi, ha richiamato un discreto numero di curiosi. Parecchi i concittadini che hanno assistito alla fase “istituzionale” di apertura del Carnevale di Trieste ed hanno poi applaudito il “Monsterkonzert”, l’esibizione sonora conclusiva dei gruppi bandistici, diretti dal maestro Corrado Moratto, dimenticando sulle note di “Sugar Baby Love” e “Rivers of Babylon” le quotidiane preoccupazioni.
L’obiettivo del Carnevale, infatti, è quello di rallegrare le città ed in questo caso anche di unire popoli che vengono da più Paesi con un’energia positiva che non conosce confini.