Sono tornate sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024 anche a Trieste le “Giornate FAI d’Autunno”, uno dei più importanti e amati eventi dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. In occasione della tredicesima edizione si sono aperte le porte del Palazzo della Prefettura, normalmente chiuso al pubblico in quanto sede di attività istituzionale. Anche in questa occasione c’è stata una speciale partecipazione dei giovani volontari del FAI, che con fantasia ed entusiasmo hanno accompagnato i visitatori, giunti come ogni anno numerosi, raccontando loro particolari inediti sulla storia dell’edificio.
Il palazzo, che si affaccia sulla Piazza Unità d’Italia, realizzato tra il 1901 ed il 1905 su progetto dell’architetto viennese Emil Artmann, risulta inconfondibile con i suoi mosaici di gusto vagamente bizantino che luccicano sotto i raggi del sole e che sono ispirati alla Secession viennese. Le tessere decorative policrome, raffiguranti motivi ornamentali e figurativi, furono realizzate ad Innsbruck su disegno di Giuseppe Straka. Le teste maschili e femminili, rappresentanti le allegorie delle attività pratiche ed intellettuali, si ripetono in alto, mentre le sezioni poste più in basso erano originariamente intercalate da stemmi della casa asburgica. Dopo la prima guerra mondiale, sulla facciata principale le aquile bicefale sono state sostituite dallo stemma di casa Savoia, uno scudocrociato bianco su campo rosso, mentre sul prospetto laterale è possibile vederle ancora.
All’interno dell’immobile, salendo l’imponente scalone di rappresentanza a due rampe che conduce al secondo piano, le guide FAI si sono soffermate per mettere in risalto la suggestiva illuminazione dell’ambiente circostante, prodotta dai mazzi floreali fatti di lampadine e strategicamente inseriti nei vasi di porcellana presenti nelle nicchie decorative. Ma ad affascinare i presenti sono stati soprattutto i saloni di rappresentanza e la sala da Ballo, decorata alle pareti con una sontuosa tappezzeria e con grandi specchi incorniciati da stucchi dorati, dai pavimenti in parquet di rovere e soprattutto dai magnifici lampadari in cristallo. Dopo una breve sosta nello studio del Presidente della Repubblica, così chiamato perché riservato esclusivamente al Capo dello Stato in visita nel capoluogo giuliano, a conclusione della visita non poteva mancare un breve passaggio sulla Loggia coperta per ammirare lo splendido panorama sul Molo Audace e sulla bellissima Piazza dell’Unità d’Italia.
l Palazzo del Governo di Trieste, così caro alla cittadinanza, è considerato oggi uno dei “biglietti da visita” della città. Stilisticamente vicino all’architettura rinascimentale, sorge sul sito che ospitava gli uffici dell’Arsenale imperiale, costruito nel 1764 per ordine di Maria Teresa, secondo il disegno di Giovanni Fusconi. L’antica costruzione, molto più modesta, fu demolita nel 1899 per lasciare il posto all’attuale costruzione, originariamente chiamata Palazzo della Luogotenenza. Gli Asburgo infatti avevano bisogno di un simbolo di potere nel loro porto più importante!
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