E’ un’Alice moderna, che non riesce a meravigliarsi più di ciò che la circonda, quella dello spettacolo “Alice che meraviglia!”, arrivata domenica 26 gennaio 2025 al Teatro Miela di Trieste, attraverso la narrazione poetica di Gioele Peccenini.
Il testo è una rivisitazione della celebre opera di Lewis Carroll che, attraverso una fusione di teatro, danza e musica, vuole esplorare in chiave contemporanea il mondo irreale e sognante di Alice.
La protagonista, che porta lo stesso nome, ma che ci tiene a precisare fin da subito di essere diversa da quella del famoso racconto, si trova a casa dei nonni, in un pomeriggio di pioggia e si nasconde in soffitta, tra bauli pieni zeppi di cose vecchie e dimenticate. Ed è quì che inizia un viaggio fantastico, quasi kafkiano, dove fa la conoscenza di personaggi eccentrici come il Bruco blu, la Bambola parlante, Dindino e Dindello, Ghignagatto dal grande sorriso, il Cappellaio matto e la Regina cattiva.
Il trio di attori composto da Elisa Pastore, Alessandra Spina, Lahire Tortora, diretti da Gioele Peccenini, con abilità riesce a dare vita a tutte queste strane figure, stimolando la curiosità e l’immaginazione di grandi e piccini.
“Fantasia non c’è miglior pazzia” dice uno dei protagonisti e quale migliore verità in un periodo storico in cui i nostri figli hanno perso la capacità di sorprendersi e sorridere, annoiati dai soliti passatempi e spesso schiacciati dalla tecnologia pervasiva che limita la loro creatività e interazione sociale.
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