Ha debuttato venerdì 26 gennaio al Teatro dei Fabbri, di Trieste, nell’ambito della rassegna di teatro contemporaneo “Ai Fabbri 2”, la produzione della Contrada, Teatro Stabile di Trieste “Il nostro martello è in mano a mia figlia “, tratta dal testo scritto da Brian Watkins. Quest’innovativa opera, tradotta da Enrico Luttmann e portata in scena dalle due interpreti Federica Carruba Toscano e Arianna Cremona, dopo il suo debutto nell’estate 2023 al rinomato Campania Teatro Festival, è approdata al palcoscenico triestino. In questo psicodramma l’autore mostra una particolare abilità nel catturare il brivido della vita e nel raccontare gli aspetti interiori, apparentemente fuori dal comune, dei suoi personaggi.
L’ambientazione della storia ci porta ad Eaton, cittadina adagiata tra le praterie del Colorado, dove vivono due giovani sorelle ventenni Sarah e Hannah, che devono prendersi cura della madre malata dopo l’abbandono del padre. L’anziana donna, fisicamente fragile, cerca di sopravvivere alla sua disabilità ricordando i momenti felici della sua vita ed aggrappandosi alle cose ricevute in dono dal marito prima della sua partenza, un camioncino ed una pecora. Le due sorelle hanno caratteri molto diversi. Sarah è apparentemente la più equilibrata, giudiziosa e premurosa nei confronti dell’anziana ammalata, ma ha inghiottito anni di risentimento verso sua madre, suo padre e sua sorella a cui rinfaccia la carenza di affetto, il loro egoismo e l’assenza di uno scopo nella sua vita. Hannah ribelle ed insofferente, lavora come cameriera e vorrebbe scappare dalle difficoltà familiari e dalla noiosa città di Eaton. Entrambe sono comunque accomunate da quel senso di soffocamento che le pervade, a causa del difficile contesto in cui si ritrovano a vivere, fino a che il dramma familiare sfocia nell’orrore, in una tragica escalation di azioni violente dalle quali è impossibile tornare indietro….
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