Con lo spettacolo “La Nona” è stata ufficialmente inaugurata presso il Teatro Bobbio la stagione della compagnia teatrale La Contrada per il 2023-2024. Come ogni anno, il primo evento proposto in cartellone dalla storica compagnia è una commedia in dialetto triestino. Il Teatro Popolare La Contrada, infatti, sin dalla sua origine avvenuta nel 1976 per iniziativa degli attori Orazio Bobbio, Ariella Reggio, Lidia Braico e del regista Francesco Macedonio, ha riservato una costante e significativa attenzione alla creazione di un repertorio in lingua dialettale che valorizzasse l’identità, la storia e la cultura di Trieste.
Il ruolo principale in questa divertente ed ironica commedia è affidato ad Ariella Reggio, uno dei capisaldi della compagnia, attorniata da un affiatatissimo gruppo di attori, che ha magistralmente interpretato il ruolo di un’anziana signora vorace e feroce che consuma letteralmente la sua famiglia, emotivamente ed economicamente, gravando pesantemente sul bilancio famigliare, a causa della sua fame insaziabile. In questa famiglia allargata, alle prese con la difficoltà di far quadrare i conti, però, non solo la nonna vive alle spalle dei parenti, anche il nipote Ciccio, aspirante artista sfaccendato infatti, non ha nessuna voglia di rimboccarsi le maniche e per mantenere questa sua posizione privilegiata cercherà di liberarsi della cara nonnina nei modi più bizzarri ed esilaranti. Alla fine però proprio la anziana signora sarà l’unica a salvarsi…
“La Nona”, tratto dal racconto dello scrittore italoargentino Roberto Cossa, è una commedia comica che nasconde tra le sue pieghe aspetti tragici. In mezzo alle sue ironiche battute, infatti, emerge una chiara denuncia al regime militare argentino, corrotto e malato, del dittatore Jorge Rafael Videla, che ha consumato l’Argentina dal di dentro. Seppure sembra inverosimile associare l’idea di “potere” con la figura di una vecchietta centenaria, in realtà il messaggio che l’autore vuole passare allo spettatore è che questa figura di donna autocratica e dispotica, come il potere è dura a morire!
Leggi l’articolo completo su Trieste News