Mario Biondi arriva a Monfalcone e con il “Barry White” italiano è sold out!

Dopo l’appuntamento che ha visto giungere in regione il celebre fisarmonicista Richard Galliano, ieri sera, il Teatro “Marlena Bonezzi” di Monfalcone, ha ospitato un altro evento clou tra quelli promossi dal direttore artistico Simone D’Eusanio, in sinergia con l’assessorato alla Cultura.

Si è trattato del concerto di Mario Biondi, all’anagrafe Mario Ranno, cinquantatreenne cantautore siciliano, che è uno tra gli artisti italiani più attivi e apprezzati all’estero. Appassionato di soul ha plasmato il suo stile rilassato e seducente ascoltando dischi di Lou Rawls, Al Jarreau, Isaac Hayes e con la sua voce calda e sensuale e le sonorità jazz ha incantato il pubblico accorso numeroso per ascoltarlo.

L’artista di fama mondiale ha omaggiato la gremita platea con alcuni dei suoi pezzi più conosciuti come “This is what you are”, “Shine on”, “Love is a temple”, “Rio de Janeiro Blue” e “Fool for your love”. Non sono mancati però brani come “Cantaloupe Island” di Herbie Hancook e “My favourite Things”, di cui ricordiamo la magica interpretazione di John Coltrane. E dopo un po’ di musica brasiliana, Biondi ha regalato al caloroso pubblico anche qualche composizione di musica italiana, come il brano “Rivederti”, presentato a Sanremo nel 2018 e “La donna cannone”, canzone iconica ed indimenticabile di Francesco De Gregori, in una versione profondamente innovata, perché influenzata dal suo stile inconfondibile. Il brano di De Gregori, insieme ad altri di Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante e Patty Pravo, sono contenuti nel suo ultimo album “L’Oro”, il primo interamente in italiano nella discografia dall’artista, che rappresenta il suo personale tributo ai grandi cantautori ed interpreti degli anni ‘70 e ’80 più vicini a lui e che hanno contribuito ad influenzare la sua formazione musicale.

Sul palcoscenico, ad accompagnarlo in questo suo appassionante viaggio musicale, c’è stato un trio composto da Elisabetta Serio al pianoforte, Aldo Capasso al contrabbasso e Francesca Remigi alla batteria, una band giovane ma capace di regalare al pubblico emozioni uniche e indimenticabili.
Insomma un evento di grande musica, durante il quale la più bella voce soul della musica italiana ha intrattenuto la platea muovendosi con classe ed energia, raccontando aneddoti della sua carriera musicale, divertendosi e divertendo il pubblico con il suo personale umorismo.

Un canto dolce e sentimentale è stato quello di Mario Biondi, che ha saputo trasportare indietro nel tempo gli attenti ascoltatori, regalando per quasi due ore atmosfere suggestive e avvolgenti che solo artisti del calibro di Frank Sinatra, Bing Crosby, Perry Como o Michael Bublè hanno saputo eguagliare.
“Ho provato ad essere me stesso” ha confessato agli spettatori e possiamo dire che c’è riuscito!

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