Si è svolto ieri sera al Teatro Verdi di Trieste, nell’ambito della manifestazione “Festival di Trieste – Il faro della musica”, l’atteso concerto del violinista Maxim Vengerov. Il musicista russo, naturalizzato israeliano, riconosciuto come uno dei più grandi virtuosi del violino dei nostri tempi, si è esibito in alcune delle grandi sonate dell’era romantica, accompagnato al pianoforte da un altro talento della musica classica, Polina Osetinskaya, che ha calcato i palcoscenici più famosi del mondo nella sua lunga carriera iniziata all’età di 5 anni. I due eclettici e brillanti musicisti sono noti al pubblico anche per le loro attività fuori dal campo musicale: lui impegnato in progetti d’insegnamento e supporto a bambini che vivono in difficili realtà sociali in Uganda, Thailandia, Balcani e Turchia; lei autrice di un’autobiografia, divenuta un bestseller, che descrive la sua infanzia da bambina prodigio.
A Trieste hanno incantato il pubblico con un programma spettacolare dedicato a Brahms, Clara e Robert Schumann e Prokofiev. Una cascata di note che ha esaltato le grandi capacità dei due interpreti, scaldando l’anima degli attenti ed entusiasti spettatori presenti in sala con una performance a dir poco straordinaria. Maxim e Polina sono stati più volte richiamati sul palco dai calorosi e prolungati applausi della platea alla quale hanno generosamente concesso diversi bis. Tra i brani proposti di Sergej Rachmaninov, “Vocalise”, un melodioso canto senza voce, dove è stato il violino di Vengerov a cantare lasciando tutti estasiati e senza parole.
Il festival organizzato dalla Società dei Concerti di Trieste in collaborazione con il Comune di Trieste proseguirà fino al 12 settembre ospitando altri illustri nomi nel campo musicale. Per informazioni sul calendario e costo dei biglietti http://www.societadeiconcerti.it/fest23
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