“Tango da pensare”, emozioni da ascoltare. Omaggio a Piazzolla al Museo Sartorio di Trieste

Una serata all’insegna delle emozioni intense e della grande musica, quella di domenica 10 agosto, nel suggestivo giardino del Museo Sartorio di Trieste, dove la struggente musica di Astor Piazzolla è stata protagonista del concerto inaugurale della rassegna “Note del Timavo – Tango da pensare”, un evento organizzato in collaborazione con il Comune di Trieste, con il contributo della Regione FVG e delle Fondazioni Casali ETS e FaiTango. Sul palco, il talentuoso duo composto dai giovanissimi Pietro Maria Cintura, docente di chitarra alla Caput Mundi Accademia Musicale e vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, e Marco Gerolin, promettente fisarmonicista, entrambi studenti presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.

Dall’incontro dei due musicisti è nato, nel 2022, l’ensemble primo classificato al Concorso Talento Contemporaneo FVG – Premio Astor Piazzolla (Trieste, giugno 2025), che durante la serata ha esplorato i brani del celebre compositore argentino, offrendo al numeroso pubblico presente un’ora e mezza di splendide melodie e proponendo arrangiamenti raffinati e innovativi di brani celebri come “Inverno porteño”, “Adiós nonino”, “Oblivion” e l’immancabile “Libertango”, alcune delle pagine più importanti del repertorio del maestro.

Il tango di Piazzolla, definito “nuevo tango” per la sua carica rivoluzionaria sia dal punto di vista musicale che culturale, ha risuonato con tutta la sua forza drammatica, la sensualità e l’energia creativa che da sempre lo contraddistinguono. Le influenze jazz e classiche, fuse con passione, personalità e grande affiatamento dai due giovani musicisti, hanno trasformato il concerto in un vero e proprio dialogo con lo spirito irriverente e modernissimo del grande compositore. Le note che hanno attraversato il giardino del Museo Sartorio non sono apparse come echi nostalgici di un tempo passato, ma battiti vivi di un cuore musicale che ancora oggi è capace di stupire e parlare al presente. Il genio musicale di Piazzolla, infatti, non ha solo reinventato il tango: lo ha reso eterno.

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