Passeggiare per le sue strade significa compiere un viaggio attraverso i secoli, dove la storia medievale e l’architettura gotica convivono in perfetta simbiosi con strutture futuristiche e visionarie. È in questo contesto che emerge con forza il lavoro dell’architetto Santiago Calatrava, il cui genio ha contribuito a ridisegnarne il volto moderno.
Il cuore antico della città
Il centro storico di Valencia, chiamato la Ciudad Vella, è un labirinto affascinante di vicoli, piazze assolate e palazzi nobiliari e ospita autentici tesori architettonici come la Lonja de la Seda, capolavoro gotico dove, nei tempi pregressi, i mercanti si trovavano sotto i portici dell’edificio per contrattare e vendere la loro merce, la Cattedrale di Valencia, che racchiude stili romanico, gotico e barocco, simbolo della stratificazione culturale della città e dove è esposto il santo Graal, il calice dell’ultima cena.
Il Mercado Central, con le sue vetrate colorate e la struttura modernista, è un’altra icona del luogo, che racconta la vitalità quotidiana della città, mentre quartieri come “El Carmen” mescolano il fascino decadente delle antiche case con l’energia dell’arte contemporanea espressa nei suoi coloratissimi murales.
La Valencia di Calatrava. Sogni di colore e acciaio
Ma poi c’è la Valencia del XXI secolo, la parte forse più affascinante e sicuramente conosciuta della città spagnola. È qui che si apre uno scenario completamente diverso, quasi sospeso tra realtà e fantascienza. Si tratta della Città delle Arti e delle Scienze, progettata da Santiago Calatrava, che rappresenta il volto più innovativo della città. E’ un complesso di edifici che si sviluppa lungo l’antico letto del fiume Turia, oggi trasformato in un immenso parco urbano.
Le costruzioni di Calatrava seducono per i volumi fluidi ed originali che sembrano ispirarsi al mondo naturale. L’Hemisfèric, con la sua forma di occhio gigante, ospita un planetario e una sala IMAX, il Museo delle Scienze Príncipe Felipe richiama lo scheletro di un dinosauro, l’Oceanogràfic, progettato in collaborazione con Félix Candela, è il più grande acquario d’Europa ed un tributo alla biodiversità marina. Ma il vero simbolo della visione di Calatrava è il Palau de les Arts Reina Sofía, teatro dell’opera e tempio della musica, un edificio che si erge come un vascello spaziale sospeso su specchi d’acqua.
Valencia e il rispetto per la natura
Valencia è inoltre una città che mostra un forte impegno per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Due esempi emblematici di questa attenzione sono proprio l’Oceanografico e il Bioparco, strutture che uniscono educazione, ricerca e rispetto per la natura. L’Oceanografico, situato all’interno della Città delle Arti e delle Scienze, ospita ecosistemi marini provenienti da tutto il mondo, riprodotti con grande cura per sensibilizzare i visitatori sulla fragilità degli ambienti oceanici.
Il Bioparco di Valencia è un altro gioiello della sostenibilità. Non è uno zoo tradizionale, la fauna al suo interno vive in ambienti che imitano fedelmente i loro habitat naturali, senza barriere visibili. Questo approccio etico mette al centro il benessere degli animali e l’educazione ambientale dei visitatori, contribuendo alla protezione delle specie in pericolo.
Un equilibrio dinamico
Ciò che rende Valencia unica è proprio la capacità di far convivere diversi mondi, come il fascino sobrio delle pietre antiche con l’audacia visionaria delle curve di Calatrava. Non si tratta di una semplice contrapposizione, ma di un dialogo continuo, dove passato e futuro si guardano negli occhi e si riconoscono come parti dello stesso racconto.
Il mio itinerario di 4 giorni:
Giorno 1
Plaza de Toros
Stazione Norte
Plaza dell’Ajuntamento e visita ai magnifici saloni del Palazzo dell’Ayuntamiento
Mercato di Colon
Porta de La Mar
Ponte de Les Flores che si affaccia sui Giardini del Turia
Chiesa di Santa Catalina
Cattedrale di Valencia
Salita al Miguelete, il campanile della Cattedrale
Plaza Redonda
Palazzo del Marques de dos Agua – Museo della ceramica
Mercato centrale
Giorno 2
Città delle Arti e della scienza con visita all’ Oceanografico
Quartiere Ruzafa
Giorno 3
Chiesa di San Johannes
Lunja della Seda
La Estrecha, la casa più stretta d’Europa
Torres de Quart, una delle Porte che si aprono lungo il tratto delle antiche mura
Playa della Malvarosa
La zona della Marina con la vista sull’ edificio chiamato “Veles et Vent”
Giorno 4:
Basilica della Virgen de los Desamparados
Chiesa di San Nicolas de Bari e San Pedro Martir
Barrio del Carmen quartiere famoso per la casa dei gatti ed i suoi colorati murales
Passeggiata lungo i Giardini del Turia
Visita al Bioparc